Sulmona, la patria di Ovidio e dei confetti...

Tale produzione iniziò nel XV secolo, come è comprovato da alcuni documenti del '400 custoditi nell'Archivio Comunale e si tramanda di generazione in generazione grazie al lavoro di diverse famiglie artigiane che, nel tempo, hanno saputo rendere noto questo prodotto.
I confetti sono considerati di buon augurio da tempo immemore, hanno come antenati le noci, i pinoli e le nocciole rivestiti di miele che i romani solevano lanciare in occasione di nascite o matrimoni. Il confetto tipico, come lo conosciamo oggi, è formato da un nucleo, detto anima, in genere una mandorla.
L’anima del confetto può essere costituita anche da altri ingredienti (nocciola, cannella, cioccolato, canditi vari, pistacchio, frutta secca) ricoperti da strati di zucchero e o di cioccolato. Forma e dimensioni del confetto variano, in tal caso, in funzione dell’anima interna.
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Sulmona - foto di Idéfix, fonte: wikipedia |
I confetti si offrono sempre in numero dispari, di solito cinque, a rappresentare le qualità della vita che non devono mancare nella vita degli sposi: Salute , Fertilità , Lunga vita, Felicità, Ricchezza.